L’idea di base della raccolta 2020 è stata quella di capire tutti insieme cosa succede a uno scrittore, o aspirante tale, quando cambia il suo orizzonte, quando non può più fare quello che faceva fino a poco tempo fa, o che dava per scontato, cose come uscire, incontrare persone, viaggiare e vivere vite avventurose, emozionanti, con orizzonti nuovi, inattesi, mentre adesso quello stesso orizzonte si restringe dentro a quattro mura. Ne consegue che per tirare fuori spunti di scrittura occorre guardare dentro casa, al proprio condominio magari, scrutare la vicina che all’improvviso stende certi completini intimi particolarmente ridotti e trasparenti, oppure nostra moglie, nostro marito, nostro figlio. Si tratta di un esercizio di straniamento molto interessante: sforzarsi di rendere nuovo ciò che nuovo non è, osservare per esempio nostro figlio come se fosse un estraneo, o un alieno, oppure il frigorifero o il divano come se fosse un essere umano, dotato di pensieri propri.
Nella casa – storie dell’emergenza: i racconti degli allievi e delle allieve Carver anno 2020, scritti in pieno lockdown.